Il nostro affezionato lettore Roberto Vitali ha spedito un commento che inizia così:
Come mai caro CIVES non dici più nulla sulla situazione della politica locale? Mamma santissima non sa da che parte stare? Personalmente ritengo che si stia superando ogni limite, proprio nel mio partito, quello con sani principi ed alti valori.
Premesso che Cives non prende partito ma espone opinioni, non mi pare di avere avuto remore a farlo sugli eventi politici delle ultime settimane: il 13 giugno con La ventata del nord, il 16 giugno con Il ballottaggio non si addice all’Italia, il 24 giugno con La ventata del nord non spiega tutto, ai quali rinvio il lettore.
Il mio auspicio era che le liste minori che non avevano scelto di apparentarsi al primo turno non cedessero al mercato dei voti e restassero a far politica in consiglio o in città. E’ avvenuto il contrario, con polemiche, rotture e contraddizioni (non solo nell’Udc), ma poiché non faccio il moralista prendo atto che sono mancati alcuni ingredienti della politica, che ho riassunti nel titolo (un po’ aritmetico lo ammetto), dove appaiono come addendi il popolo, il progetto, il potere. Se manca il popolo (le liste minori ne soffrono), se manca il progetto (o se nello stesso partito convivono progetti contrastanti), resta il gioco del potere.