Cives Cremona

26 novembre 2009

Quelli che “tutto il mondo va a piedi”

Filed under: Comune di Cremona — Cives Cremona @ 07:00

La Provincia del 25 novembre informa che in consiglio comunale c’è stata “battaglia sulla Ztl”. Si tratta come è noto della decisione di consentire il passaggio in alcune vie del centro (solo di giorno e tranne i sabati e le feste) e di reperire qualche posto in più per le soste a rotazione. Decisione che entrerà in vigore assieme all’entrata in funzione delle telecamere a presidio delle Ztl e che viene dichiarata sperimentale dalla stessa giunta, in attesa di un futuro piano della mobilità, comprensivo dei parcheggi che lo dovranno supportare.
E’ la scelta di questi parcheggi che Cremona non ha mai voluto affrontare compiutamente, condizionata da preconcetti ambientalisti che hanno rimosso le auto dalla realtà dei fenomeni da governare e le hanno trasformate in un tabù ecologico. Molti interventi su questo tema sono ancora ispirati da queste convinzioni e invocano a loro sostegno quanto si sta facendo nel mondo, ma noi non siamo tanto sicuri che le cose stiano veramente così. Nel nostro post del 17 novembre (\”La viabilità in funzione della città\”) abbiamo portato alcuni esempi di città italiane (Brescia, Parma, Arezzo, Vicenza). Un lettore della Provincia ha scritto portando l’esempio di Trento, dove (confermo) si sbuca dietro l’abside del Duomo. Vediamo ora qualche esempio europeo.
La piccola Mentone registra 6 parcheggi di superficie con oltre 1000 posti, un parcheggio sotterraneo con 450 posti e vanta 1550 posti a rotazione in centro. Lugano è dotata di 6 autosili, 3 parcheggi coperti e 23 aree di parcheggio. Losanna  è fornita di 20 parcheggi coperti, ognuno dei quali comprende da un minimo di 200 a un massimo di 1000 posti.
Ma Losanna, soprattutto, può essere un buon esempio di politica della sosta, i cui obiettivi sono così riassunti: ridurre i danni all’ambiente; favorire i residenti; privilegiare le soste corte per favorire le attività economiche; disimpegnare spazi pubblici in centro sostituendo progressivamente gli spazi di sosta in superficie con spazi coperti; incoraggiare i pendolari a recarsi in centro con i mezzi pubblici e prevedendo idonei parcheggi fuori città.
Tutt’altra cosa della guerra che le amministrazioni cittadine hanno da sempre dichiarato all’automobile: una vera politica della mobilità, che sta necessariamente insieme a quella della sosta e che mantiene le città vitali senza soffocarle.

3 commenti »

  1. Buona e sensata la scelta dell’Amministrazione.
    Quelli a cui non va mai bene nulla lasciamoli “ragliare”, tanto la voce dell’asino….

    Commento di germana — 26 novembre 2009 @ 15:51

  2. Probabilmente le risposte ai post non sono l’ambito migliore per una discussione,
    perché obbliga a riassumere risposte articolate ed è più facile venir fraintesi.

    Sia nel post precedente come in questo si evidenzia che bisogna tutelare l’attività economica del centro, per mantenerlo vivo;
    sono d’accordo.

    In questo post, meglio che nel precedente, si evidenzia il fatto che il problema vero è quello dei parcheggi, nodo dolente, ma cruciale della viabilità cremonese. (come giustamente faceva notare anche l’altro commentatore nel post precedente)

    Probabilmente questa amministrazione come la precedente ha in effetti un po’ di difficoltà di comunicazione, ma quello che io non riesco a capire (da questa, come non si capiva dalla precedente) è la visione di insieme, ovvero, qual’è la visione di città che c’è dietro questa apertura della ztl?

    Quali sono la serie di considerazioni che hanno portato a questa scelta?
    Perché è evidente che sarebbe più comprensibile la scelta se portasse un buon numero di parcheggi in centro;
    come sarebbe più comprensibile se fosse esplicitamente dichiarato che si vuole far arrivare i clienti davanti ai negozi.
    La visione di Cremona sulla mobilità assomiglia a quella di Losanna o a quella di Brescia?

    L’errore che ho fatto anch’io nel mio commento precedente è stato quello di commentare un pezzo di una frase, l’azione intrapresa potrebbe anche essere ottima se solo si capisse qual’è lo scopo ultimo (visto tra l’altro che le interviste fatte agli assessori di ambiente e mobilità portano a due interpretazioni completamente diverse di questa scelta).

    E ha ragione assolutamente il direttore di cives quando dice che le virtù non le si impongono con le ordinanze, ma è anche vero che le ordinanze facilitano alcune scelte e ne svantaggiano altre, e sarebbe bello capire quell’ordinanza quale tassello è del quadro che l’amministrazione vorrebbe far apparire con e nell’interessa della città.

    Commento di Lorenzo Bellini — 29 novembre 2009 @ 23:55

  3. In circa 2 anni a Merano hanno costruito un mega parking sotterraneo a fianco e sotto …il torrente Passirio, in pienissimo centro storico. Qualcuno qui dovrebbe semplicemente vergognarsi del buco nero di Piazza Marconi. Non trovo scusanti davanti a tanta improvvida e colpevole incapacità gestionale.
    Adesso si riattraversa la città: questo è un escamotage “provvisorio”, di fatto è solo un palliativo. Senza strategia d’insieme per dotare tutta la città di servizi – a cominciare dalla segnaletica – atti a guidare i visitatori ad aree di sosta ben congeniate, non si va da nessuna parte. E’ vero che bisogna rieducare le persone ad usare testa e gambe, ma rendere accessibile una città è imprescindibile. In centro si lavora, il commercio ha esigenze reali, ci sono mille faccende che richiedono spostamenti rapidi e facilità di percorso e di trasporto merci: ora come ora girare e raggiungere il centro è una corsa a ostacoli troppo spesso disperante. Bisogna fare meglio e di più.

    Commento di patrizia — 30 novembre 2009 @ 07:45


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